
Il mercato colorato
Strano posto, il mercato di Keren.
Da un lato, un mosaico disordinato di tessere sgargianti colora il greto di un fiume in secca, lì dove le donne stendono la loro merce. In lontananza, invece, gli uomini radunano i cammelli che trasportano legna da ardere e là il tono originario del paesaggio riprende il sopravvento.
Restano affiancati un mondo maschile, compassato e monocromatico, e uno femminile, vanitoso e variegato.
Vengono in mente quelle casine turchesi che nei villaggi intorno vogliono spezzare la monotonia di scenari brulli e uniformi. Allo stesso modo, le tinte dei vestiti delle donne, ora tenui e delicate, talora violente e aggressive, si ribellano alla normalità: colpiscono, distraggono, rallegrano, incuriosiscono, ubriacano, affascinano, incorniciano visi bellissimi.
Persino il nero diventa un colore magico, quando crea disegni rituali sulle mani o delinea sguardi che ti sfidano attraverso una fessura sottile.
© Enrico Madini 2013
Tutto il materiale contenuto in “Il mercato colorato” di Enrico Madini è distribuito con licenza
Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Creative Commons Attribution 4.0 International License.
Per richieste di autorizzazione, scrivere all’autore